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- Autore: Valeria Garbo
- Pubblicato: Giugno 16, 2022
- Categoria: Spesa intelligente, Vivere sostenibile
Alimentazione sostenibile: da dove cominciare?
Sai che ognuno di noi produce circa 173kg di rifiuti alimentari in un anno secondo i dati dell’Unione Europea? Questo è solo una parte dell’impatto che le nostre diete hanno sull’ambiente che ci circonda: per una visione più completa dovremmo considerare anche le emissioni di gas serra dell’industria alimentare, i rifiuti derivanti dal packaging e i litri di acqua utilizzati ogni giorno in cucina.
Insomma, anche se spesso non ci pensiamo si tratta di un argomento a cui prestare sempre molta attenzione.
Tutto parte (come sempre) da piccole abitudini che possiamo implementare nella nostra vita quotidiana, per rendere il nostro impatto il più lieve possibile. Ecco qualche consiglio!
1. Acquista locale e di stagione
Non è difficile, soprattutto in una nazione come l’Italia: ogni Regione è ricca di colture deliziose, che coprono tutte le stagioni dell’anno. Scegliere produttori del proprio territorio significa aiutare a ridurre (seppure in piccola parte) le emissioni di CO2 legate ai trasporti.
2. Fai una spesa variegata
In questo modo renderai più sana la tua alimentazione, evitando al tempo stesso di “stressare” il sistema richiedendo solo pochi alimenti e in grande quantità. Un punto in più per la biodiversità!
3. Scegli lo sfuso
Fai la spesa, porta a casa e organizza i tuoi alimenti in contenitori per la dispensa, il frigorifero e il freezer. L’importante ovviamente è che si tratti di barattoli riutilizzabili e non di confezioni usa e getta!
Lo stesso concetto vige anche per le pietanze già pronte: se il tempo lo permette prepara a casa in anticipo i piatti che mangerai durante la settimana, piuttosto che scegliere piatti pre-cotti. Cerchi qualche consiglio? Scopri le nostre guide!
4. Compra prodotti con packaging 100% riciclabili
Non hai trovato gli alimenti che cercavi sfusi? Nessun problema: sposta l’attenzione sul packaging. Controlla sempre che ogni parte della confezione sia riciclabile e non un rifiuto indifferenziato.
5. Cerca aziende che non applicano pesca e allevamento intensivo
Gli allevamenti intensivi sono uno degli elementi più dannosi del settore alimentare: aumentano (di molto) le emissioni di gas serra, richiedono un ingente consumo di acqua e producono centinaia di tonnellate di rifiuti. Quando puoi scegli piuttosto piccole aziende locali, meglio se certificate.
6. Evita gli sprechi
Quest’ultimo punto sembra molto banale, eppure è il primo vero passo da fare. Leggi la nostra guida dedicata proprio alla riduzione degli sprechi in cucina!